Giovedì 26 gennaio alle ore 18.00 presso la libreria la Feltrinelli di Caserta in Corso Trieste 154 si terrà la presentazione del libro Il Brigante e il Generale: la guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola, di Carmine Pinto, edito da Editori Laterza.

- Ne discuteranno con l’autore:
- – la Prof. Anna Poerio Riverso, Presidente del Comitato di Caserta dell’Istituto per la Storia del Risorgimento
- – il Prof. Felicio Corvese, storico
- Coordinerà l’incontro il giornalista Dott. Carlo Scatozza.
Il Prof. Carmine Pinto, ordinario di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Salerno, in questo ultimo lavoro per le Edizioni Laterza, racconta le vite parallele dei due grandi protagonisti delle battaglie tra il primo esercito nazionale e l’ultimo dell’antico regime borbonico fino allo scontro finale e all’epilogo delle loro affascinanti esistenze.

Le vicende narrate nell’avvincente booktrailer storico ci consentono di indagare anche le personalità di Carmine Crocco, leader indiscusso del brigantaggio meridionale e del Generale Emilio Pallavicini, eccellenza del neonato esercito tricolore, non solo come i personaggi più conosciuti delle vicende belliche postunitarie dalla popolazione, ma anche come portatori di originali punti di vista nell’Italia che si andava edificando.
Il libro
Subito dopo l’Unità l’Italia si trovò a combattere una vera e propria guerra civile, quella per il Mezzogiorno. Una guerra che ebbe tra i protagonisti un brigante e un generale, Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola. Uno spavaldo erede del mondo feudale contro un baldanzoso aristocratico di spada, l’ultimo esercito dell’antico regime contro il primo esercito nazionale. Una storia che ancora oggi suscita emozioni e divide.
Sulle rive dell’Ofanto, nel Mezzogiorno italiano, un secolo e mezzo fa si svolse una grande sfida. Da una parte c’era il brigante, Carmine Crocco. Pastore, militare, bandito di professione, divenne il capobanda più famoso nelle campagne meridionali dopo il 1860. Alla guida del brigantaggio filoborbonico, sperimentò forme di guerriglia che avranno fortuna nel XX secolo, anticipandone gli aspetti politici e una organizzazione criminale su larga scala. Dall’altra parte, il generale, Emilio Pallavicini di Priola, aristocratico sabaudo, militare esperto in operazioni speciali e al comando di reparti schierati nella campagna contro il brigantaggio. L’ufficiale era parte dell’antica aristocrazia di spada e interpretò la conclusione di un processo secolare, in cui i ruoli militari passavano definitivamente ai professionisti della guerra. Nel primo decennio dell’Italia unita furono questi due uomini, lontanissimi per origine e formazione, i protagonisti più conosciuti della guerra per il Mezzogiorno. Carmine Pinto racconta le loro ‘vite parallele’ e, attraverso queste, gli episodi, i luoghi, le battaglie e le leggende, la guerra tra il primo esercito nazionale e l’ultimo dell’antico regime, fino allo scontro finale e al sorprendente epilogo delle loro esistenze.
- Premio Città di Montesano 2019
- Premio Sele d’Oro, sezione saggi, 2019
- Premio Rende Book Festival 2019
- Premio letterario Città di Siderno, sezione saggistica, 2019
- Premio Basilicata, sezione saggistica storica, 2019
- Premio Fiuggi Storia, sezione saggistica, 2019
- Premio SISSCO 2020
- Premio Parco Majella 2020
- Premio Internazionale Cherasco Storia 2020
- Premio Capitanata 2021
L’autore – Carmine Pinto (Padula, 1972) è uno storico e scrittore italiano.
Laureatosi in Lettere moderne, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’industria. Nel 2005 ha vinto il concorso di ricercatore in Storia Contemporanea; successivamente è stato nominato professore associato in tale materia presso l’Università degli Studi di Salerno, di cui dirige la collana editoriale e coordina il Dottorato in Studi Internazionali-Storici e Letterari. Nel 2021 il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo lo ha nominato Direttore dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, dimettendosi dall’incarico nel febbraio 2022. Si è occupato di storia politica dell’Italia repubblicana e si interessa della guerra e dei conflitti civili nella formazione degli stati nazionali mediterranei e latino americani nel XIX secolo. Attualmente la storia del Mezzogiorno italiano è al centro del suo lavoro di ricerca, con particolare attenzione al Risorgimento e al brigantaggio postunitario italiano. Tale lavoro ha portato alla pubblicazione nel 2019 del saggio storico La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti. 1860-1870, che ha ottenuto molti riconoscimenti, tra cui il Premio letterario Basilicata, il Premio Fiuggi Storia, il Premio Città di Montesano, il Premio Sele d’Oro, il Premio Rende Book Festival e il Premio letterario Città di Siderno. Sempre per la suddetta opera, viene candidato al Premio Friuli Storia. La sua produzione saggistica spazia dalla politica alla storia italiana, incentrandosi principalmente sul periodo che va dall’Ottocento al Novecento.
Tra le sue pubblicazioni:
- La fine di un partito. Il Partito Socialista Italiano dal 1992 al 1994, Roma, Editori Riuniti, 1999, ISBN 9788881258062.
- Socialisti, Salerno, Laveglia, 2000.
- Partiti e Potere. Il sistema politico a Salerno negli anni ottanta, Salerno, Il Paguro, 2003.
- La grande storia della Resistenza 1943-1948, Cosenza, Rubbettino, 2008.
- Il riformismo possibile. La grande stagione delle riforme: utopie, speranze, realtà (1945-1964), Cosenza, Rubettino, 2008, ISBN 9788849822403.
- La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti. 1860-1870, Roma-Bari, Laterza, 2019, ISBN 9788858135310.