Pomigliano Jazz in Campania 16 > 31 luglio 2022

Concerti in esclusiva, produzioni inedite e progetti speciali. Torna dal 16 al 31 luglio 2022 il festival Pomigliano Jazz in Campania con un programma di appuntamenti che, oltre alla città di Pomigliano d’Arco, toccherà anche Avella, Boscoreale e la vetta del Vesuvio, per l’ormai classico concerto sul cratere. 

Nell’arco di due settimane si alterneranno sul palco itinerante della XXVII edizione, star del jazz, musicisti campani e grandi nomi della musica italiana e internazionale. Dalla pianista giapponese Hiromi alle stelle cubane Chucho Valdés e Paquito D’Rivera, dal bassista e cantante israeliano Avishai Cohen al vocalist Raiz, da Enzo Avitabile con l’Orchestra Napoletana di Jazz al chitarrista norvegese Eivind Aarset. E ancora, Enrico PieranunziMarco ZurzoloGigi De RienzoFrancesco NastroAlessandro TedescoValentina Ranalli, il trio MarzianiNapolitanoDel PezzoClaudio RomanoFranco Piccinno, il producer Marco De Falco.

Oltre alla musica, il festival diretto da Onofrio Piccolo, ospiterà anche la mostra “Sound Stories” al Palazzo dell’Orologio di Pomigliano d’Arco, visite guidate e degustazioni, presentazioni di libri e laboratori di guida all’ascolto del jazz.

Programmato e finanziato dalla Regione Campania e dal Ministero della Cultura, il festival è organizzato dalla Fondazione Pomigliano Jazz con Scabec, in partenariato con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e i comuni di Pomigliano d’Arco Avella.

  • Ad inaugurare questa edizione di Pomigliano Jazz sarà Hiromi. La pianista e compositrice giapponese, una delle più talentuose protagoniste della nuova scena jazz mondiale, si esibirà all’anfiteatro romano di Avella sabato 16 luglio, col suo The Piano Quintet. Nell’unica data italiana di questa estate presenterà l’ultimo album “Silver Lining Suite”, pubblicato lo scorso ottobre e composto durante la quarantena mentre era impegnata in una serie di performance in streaming per supportare i Blue Note di Tokyo e New York. Ad accompagnarla in questo intenso viaggio musicale, un eccellente quartetto d’archi composto da Tom Pigott-Smith (violino), Shlomy Dobrinsky (violino), Meghan Cassidy (viola) e Gabriella Swallow (violoncello).
  • Il set di Hiromi, sarà introdotto dal live di Alessandro Tedesco che proporrà in trio con Giovanni Francesca e Angelo Funaro il suo ultimo lavoro discografico, “Magma“, pubblicato per la Tuk Music di Paolo Fresu.
  • Il 21 luglio il festival si sposta alle pendici del Vesuvio e approda a Boscoreale, al Museo del Parco Nazionale del Vesuvio, dove andrà in scena “Cantare Pieranunzi”: un concerto intimo per voce e pianoforte con Enrico Pieranunzi e la cantante Valentina Ranalli. Dal vivo il duo presenta nuove emozionanti versioni vocali di composizioni originali del pianista romano, in una perfetta simbiosi artistica. La storia di “Cantare Pieranunzi” – scrive il pianista romano nelle note di copertina del disco – comincia con una mail inviatami da Carla Marcotulli, insegnante di canto jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma. Nella mail venivo informato che per il suo esame di diploma la studentessa Valentina Ranalli avrebbe presentato una tesi incentrata completamente su miei brani e che su questi aveva anche messo le parole. Non era la prima volta che una cantante metteva un testo su miei pezzi, ma sentivo che stavolta c’era qualcosa di diverso. Volli incontrare Valentina. Lei mi fece ascoltare le registrazioni dei brani cantati col suo gruppo e mi diede la tesi che aveva scritto per l’esame. Scoprii cosí con sorpresa – continua Pieranunzi – che la tesi recava il titolo Cantare Pieranunzi e che Valentina vi analizzava e descriveva i miei brani con un’acutezza ed un entusiasmo tali da portarne alla luce aspetti completamente nuovi. Una vera rivelazione. Ma per me la vera scoperta era lei, il suo talento, la sua intelligenza, la sua creatività, che prendevano la forma di riflessioni mai banali sulla musica e sul suo mistero, trovando a un certo punto ne “la musica che canta, la voce che suona” una risposta affascinante a quello che dovrebbe essere il canto.
  • In apertura, il trio tutto napoletano composto da Francesco Marziani (pianoforte), Antonio Napolitano (contrabbasso) e Massimo Del Pezzo (batteria) presenta dal vivo i brani album d’esordio, “Troisi” dedicato all’indimenticabile attore e regista. Ingresso 15 euro 
  • Sempre al Museo del Parco Nazionale del Vesuvio è atteso per il primo dei due concerti a Pomigliano Jazz, Avishai Cohen. Il bassista, cantante e compositore israeliano proporrà due differenti progetti con due diverse formazioni. Il primo il 23 luglio a Boscoreale, dove presenterà l’ultimo lavoro discografico “Shifting Sands”, pubblicato a maggio di quest’anno con il suo nuovo trio che comprende l’eccezionale pianista Elchin Shirinov e la giovane e talentuosa batterista Roni Kaspi.
  • Domenica 24 luglio, invece, sarà protagonista con Raiz del concerto al tramonto sulla vetta del Vesuvio. Sull’orlo del cratere del Gran Cono, a quota 1200 metri, Avishai Cohen e Raiz, insieme a Francesco Nastro al Fender Rhodes, daranno vita a un progetto originale commissionato dal festival: “Mmiezo/Baemtza”. Una performance unica e irripetibile, in una location di grande suggestione, che trae ispirazione dalla canzone napoletana e da quella ebraico-sefardita, passando per il jazz, il pop israeliano e la tradizione Mediterranea. Il Vesuvio è il punto centrale della baia di Napoli: dal suo cratere, si ammirano Pozzuoli e Ischia da una parte, e Sorrento e Capri dall’altra. La baia di Napoli, a sua volta, si può considerare – seppur non proprio geometricamente – il centro del Mediterraneo. E, sia in arabo che in ebraico, il Mediterraneo è letteralmente il “Mare di Mezzo”, punto di mediazione delle tante e diverse culture (e religioni) che vi si affacciano, o che da luoghi più remoti hanno raggiunto le sue rive. Qualcosa tuttavia è accaduto, se il viaggio che un tempo era speranza è oggi disperazione, tragedia, incomprensione; e il Mediterraneo sembra bloccato da confini invisibili, che non esistevano quando è avvenuto il miracolo dell’incontro da cui sono nate le nostre culture. Sul cratere del Vesuvio, ideale centro di quell’antico incontro, la musica di Raiz e Avishai Cohen – con i tasti bianchi e neri del pianoforte di Francesco Nastro – celebra la convivenza come arte della mescolanza e della mediazione, fondamento di ogni civiltà che voglia chiamarsi ancora umana. Con un repertorio che attinge alla canzone napoletana e alla ebraico-sefardita, fino al pop israeliano, passando per il jazz e la tradizione. Nel solco della vocazione cosmopolita di due artisti che, consapevoli delle proprie radici, si divertono a confrontarsi fino a confondersi.
  • Dal 28 al 31 luglio il festival giunge al Parco Pubblico di Pomigliano d’Arco, nel luogo che ha segnato il successo della rassegna nata nel 1996. Il parco che ha ospitato concerti memorabili di jazzisti leggendari: Chick Corea, Charlie Haden, McCoy Tyner, Ahmad Jamal, Stanley Clarke, Jan Garbarek, Roy Hargrove, Art Ensemble of Chicago.
  • La prima giornata – ad ingresso gratuito – sarà dedicata alle attività di Young Jazz Lab, progetto della Fondazione Pomigliano Jazz, finanziato dall’assessorato all’Istruzione della Regione Campania e dal Ministero della Cultura, realizzato con 12 istituti scolastici campani. Giovedì 28 luglio, dalle 20.30, si esibirà l’Orchestra del Ritmo e dell’Improvvisazione, ensemble nato dall’esperienza annuale di Young Jazz Lab, che ha coinvolto in totale 1600 ragazzi e ragazze dagli 8 ai 18 anni.
  • Dal 29 luglio Pomigliano Jazz entra nel vivo con 3 esibizioni ogni serata. Dalle 20.30, il set electro-jazz del duo composto dal pianista Franco Piccinno e dal producer Marco De Falco inaugurerà il programma dei concerti, dando vita ogni volta a una performance diversa.
  • Due leggende della musica cubana alla XXVII edizione del festival Pomigliano Jazz. Venerdì 29 luglio 2022, al Parco Pubblico di Pomigliano d’Arco, va in scena il concerto di Chucho Valdés & Paquito D’Rivera con il loro Reunion sextet. Dopo aver iniziato il tour lo scorso maggio al Mastercard Jazz Fest di San Juan, Porto Rico, adesso arrivano anche in Europa per una serie di date esclusive. Oltre all’Italia – dove terranno due concerti – faranno tappa anche in Spagna, Polonia, Germania, Francia, Svizzera e Grecia. In questa serie di live, Chucho Valdés e Paquito D’Rivera sono accompagnati da un superbo ensemble che include Diego Urcola alla tromba e al trombone a pistoni, Armando Gola al contrabbasso e al basso elettrico, Dafnis Prieto alla batteria e Roberto Vizcaino Jr alle percussioni. Il concerto sarà aperto dalla performance di musica elettronica del duo Francesco Piccinno e Marco De Falco e a seguire dal nuovo progetto del pianista Francesco Nastro e il sassofonista Marco Zurzolo
  • Sabato 30 luglio si rinnova l’incontro tra Enzo Avitabile e l’Orchestra Napoletana di Jazz, diretta da Mario Raja. Con una produzione originale che ripercorre dal vivo, con un ensemble di 16 musicisti, il percorso artistico e umano del cantautore e compositore partenopeo attraverso brani significativi, idiomi del mondo, canti devozionali e incontri che hanno segnato la sua vita-musica. Enzo Avitabile – che ha pubblicato il nuovo singolo “Salvami” con Ligabue, brano che anticipa il nuovo lavoro discografico in uscita a settembre – si esibirà al Parco Pubblico “Giovanni Paolo II” di Pomigliano d’Arco, con un ensemble di 16 musicisti. In scaletta, oltre a sue composizioni, ci saranno omaggi a James Brown e Pino Daniele, a Duke Ellington, Sergio Bruni e ai grandi del jazz. In apertura, dalle ore 21, il set electro del duo Franco Piccinno e Marco De Falco, seguito da un curioso live per sola batteria di Claudio Romano dedicato a Max Roach, a 15 anni dalla sua scomparsa. Biglietto d’ingresso: 10 euro.
  • Questo progetto live racconta 40 anni di carriera di Enzo Avitabile attraverso un linguaggio musicale personalissimo e originale, che lo ha reso uno dei riferimenti della world music, acclamato da pubblico e critica. Enzo Avitabile è un musicista che ha valicato i confini linguistici e stilistici come pochi, alla continua ricerca di innovazione e soprattutto di una “contaminazione felice”. Grandi nomi del jazz internazionale lo hanno voluto al loro fianco: da Marcus Miller a Kamasi Washington e Paolo Fresu. Ha duettato con star come James Brown e Tina Turner, Bob Geldof, Randy Crawford e Afrika Bambaataa. Ha girato il mondo, condiviso il palco e registrato brani con i nomi di punta della world music, Manu Dibango, Khaled, Goran Bregovic, Eliades Ochoa, Trilok Gurtu solo per citarne alcuni. Attiva dal 2005, l’Orchestra Napoletana di Jazz riunisce alcuni tra i migliori talenti della scena jazzistica campana. Nel corso degli anni ha dato vita a concerti e duetti non solo con grandi star del jazz, ma anche con musicisti e artisti provenienti da ‘mondi’ e generi differenti: da Matthew Herbert a Joe Lovano, da Archie Shepp a Richard Galliano, passando per Arto Lindsay, Baustelle, Randy Weston, Famoudou Don Moye, Raiz, James Senese, Maria Pia De Vito e Mino Cinelu. Sul palco con Enzo Avitabile (voce, saxello, arpina) e Mario Raja (direzione e arrangiamenti) ci saranno Gianfranco Campagnoli, Matteo Franza, Nicola Coppola e Flavio Dapiran (alla tromba), Alessandro Tedesco e Raffaele Carotenuto (al trombone), Vincenzo Saetta e Gianni Bardaro (al sax contralto), Gianni D’Argenzio e Enzo Nini (al sax tenore), Gabriella Grossi (sax baritono), Mino Lanzieri (alla chitarra), Francesco Nastro (al pianoforte), Aldo Vigorito (al contrabbasso), Giuseppe La Pusata (alla batteria). – In apertura, un curioso live per sola batteria di Claudio Romano dedicato a Max Roach. 
  • La serata conclusiva della XXVII edizione, domenica 31 luglio, vedrà in scena il quintetto guidato da Gigi De Rienzo con Marco ZurzoloCarlo FimianiVittorio Riva e Paolo Sessa col progetto “Viaggio in Italia”. Una rivisitazione di alcune tra le più belle arie del repertorio operistico, canzoni popolari e classici della musica leggera italiana presentate dal vivo in una veste completamente nuova. A seguire, l’Eivind Aarset Quartet presenterà il suo ultimo lavoro, “Phantasmagoria, or A Different Kind of Journey”. Il chitarrista norvegese ritorna a Pomigliano Jazz con la sua particolare formazione – con due batterie – capace di mescolare in modo sapiente energia e creatività, jazz ed elettronica. – Si inizia con l’elettronica del duo Marco De Falco e Franco Piccinno, seguiti dal quintetto De Rienzo, Zurzolo, Fimiani, Riva, Sessa, in scena con “Viaggio in Italia”. Chiusura affidata al live dell’Eivind Aarset Quartet (ingresso 10 euro – info: http://www.pomiglianojazz.com). Oltre alla musica Pomigliano Jazz ospita anche la mostra “Sound Stories” al Palazzo dell’Orologio di Pomigliano d’Arco, visite guidate e degustazioni a cura di Slow Food, il progetto Green Jazz e laboratori di guida all’ascolto. Il chitarrista norvegese Eivind Aarset, nella seconda delle due date italiane di questa estate, presenterà “Phantasmagoria, or A Different Kind of Journey, il suo ultimo lavoro discografico, pubblicato lo scorso settembre. Un progetto basato sulle esperienze dal vivo negli ultimi cinque anni, con un approccio più ruvido rispetto ai precedenti lavori. Particolare della band è la presenza di due batteristi – Erland Dahlen e Wetle Holte – che garantiscono un solido e dinamico sostegno ritmico, cui offre il proprio contributo anche il bassista Audun Erlien. Una formazione imprevedibile che mescola in modo sapiente energia e creatività, in una perfetta fusione tra nu-jazz, post rock, elettronica e musica sperimentale. Autentico esploratore della sei corde, Eivind Aarset è una delle figure di primissimo piano del composito universo musicale scandinavo. Un musicista con una visione unica che assorbe e riflette tutti i tipi di musica. Tra i più rappresentativi innovatori della chitarra elettrica dell’ultimo ventennio, ha una concezione assai originale del suo strumento, suonato in maniera molto personale. Ad anticipare l’esibizione del quartetto nordeuropeo, ci sarà il progetto “Viaggio in Italia”, edito da Parco della musica Records. Gigi De Rienzo, Marco Zurzolo, Carlo Fimiani e Vittorio Riva, affiancati dal vivo da Paolo Sessa, rivisitano alcune tra le più belle arie del repertorio operistico, canzoni popolari, classici della musica leggera italiana e colonne sonore. Da “Vissi d’Arte” a “Amami Alfredo” fino ad alcuni famosissimi temi composti da Ennio Morricone o a classici della tradizione partenopea come “Fenesta vascia” o “Core ingrato”.

I Biglietti per assistere ai concerti della XXVII edizione del festival Pomigliano Jazz in Campania sono disponibili sul circuito Azzurroservice e nei principali punti vendita regionali. Disponibili anche abbonamenti per gli eventi del 23 e 24 luglio e per i concerti a Pomigliano d’Arco del 29,30 e 31 luglio. Per info prevendita: tel. 081 5934001 – http://www.azzurroservice.net. Per info e contatti: http://www.pomiglianojazz.com – tel 3313581151 – info@pomiglianojazz.com.

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