Biblioteca Nazionale di Napoli – Sala Rari – Giovedì 22 giugno 2023 | progetto “Sguardi femminili”: Elsa Morante

“Una delle possibili definizioni giuste di scrittore, per me sarebbe addirittura la seguente: un uomo a cui sta a cuore tutto quanto accade, fuorché la letteratura.“ 
Elsa Morante

Giovedì 22 giugno 2023 alle ore 17:00 presso la Sala Rari della Biblioteca Nazionale di Napoli (Piazza del Plebiscito, 1 – Palazzo Reale), nell’ambito del progetto  Sguardi femminili, viaggio tra le grandi scrittrici  della letteratura del Novecento, per immergersi nelle loro vite e nella loro  scrittura come svelamento – proposto dalla Biblioteca ed ideato dalla filosofa Esther Basile – nuovo appuntamento dedicato a Elsa Morante, icona della letteratura contemporanea.

  • Saluti:
  • .- Maria Iannotti
  • Dialogano:
  • .- Esther Basile, 
  • .- Lucia Stefanelli Cervelli
  • Modera l’incontro:
  • .- Carmela Maietta
  • Letture a cura di Adriana Carli
  • Video a cura di Maria Rosaria Rubulotta
  • Ingresso libero fino ad esaurimento posti 
  • info: bn-na.urp@cultura.gov.it
  • La rassegna continuerà con nuovi appuntamenti dopo la pausa estiva.

Elsa Morante -Scrittrice italiana (Roma 1912 – ivi 1985). Assai presto si rese indipendente con collaborazioni a giornali e riviste, allontanandosi da una complicata situazione familiare. Visse a lungo con A. Moravia, che aveva conosciuto nel 1936 e sposato nel 1941 (se ne separò definitivamente nel 1962). Un naturale talento di affabulazione, che si rivelò fin dalle giovanili collaborazioni al Corriere dei piccoli e dal racconto per ragazzi Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina (1942; nuova ed. col tit. Le straordinarie avventure di Caterina, 1959), fu il tratto più peculiare della sua personalità, forse non solo letteraria. Esplicitamente dichiarata nei primi racconti (Il gioco segreto, 1941), questa centralità della fantasticheria, che da strumento diviene ragion d’essere, valore da difendere e discrimine decisivo tra la sua narrativa e il mondo, ispirò alla M. le opere maggiori, Menzogna e sortilegio (1948) e L’isola di Arturo (1957), due romanzi di largo respiro, in cui il modello realistico di stampo ancora ottocentesco viene restituito a un’inesauribile produttività di invenzioni. All’età della fantasia, alla gelosa intimità e all’assoluta dedizione sentimentale dell’adolescenza sono dedicati i racconti (quasi tutti antecedenti e in parte già presenti in Il gioco segreto) raccolti nel volume Lo scialle andaluso (1963), mentre nella raccolta di versi Il mondo salvato dai ragazzini e altri poemi (1968), più che nelle precedenti poesie di Alibi (1958), l’originario slancio lirico si corregge e si complica in un’istanza anarchico-utopica involontariamente estetizzante. La rivolta anarchica e populistica contro le trame della Storia di cui gli umili sono inconsapevoli vittime ispira l’ambizioso progetto del romanzo La Storia (1974), con cui la M. spinge la ormai obsoleta poetica del neorealismo ai suoi forse prevedibili effetti melodrammatici, suscitando, oltre a vivaci polemiche, un enorme interesse di pubblico. Ma il più coerente svolgimento della sua ricerca è piuttosto rappresentato dal successivo romanzo Aracoeli (1982), testimonianza ultima di un autentico strazio personale, in cui la M. torna al tema prediletto delle relazioni familiari, descrivendo in giustapposizione di tempi diversi un intricato e torbido rapporto madre-figlio. Articoli, saggi e interventi critici, pubblicati negli anni tra il 1950 e il 1970, sono stati riuniti nel volume postumo Pro o contro la bomba atomica e altri scritti (1987); sono poi apparsi due voll. di Opere (1988-90) e le pagine inedite raccolte sotto il titolo Diario 1938 (1989). www.treccani.it

Adriana Carli Diplomata in Scenografia all’Accademia di Belle Arti e all’Accademia di Arte Drammatica di Napoli, ha insegnato nelle Accademie di Catanzaro, Frosinone e Napoli. Regista e attrice teatrale, ha diretto ed interpretato numerosissimi spettacoli.
Nel 1972 ha fondato il laboratorio di ricerca teatrale La Riggiola in una piccola struttura a Piazza San Luigi, a Posillipo, che nel 1976 è diventata il Teatro La Riggiola, con un cartellone cospicuo di eventi autofinanziati. Nel 2001 la finita locazione degli spazi di Piazza San Luigi ha determinato la chiusura del Teatro.

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