Lo specchio e il mare. Silvana Guida

E così, vagando come un automa senza forze nè volontà, 
con la mente altrove, mi trascino allo specchio. 

Mi guardo. 
Riaffiora il mare sopito, narcotizzato, violato.

Un mare vivo d’Amore che ha perduto la sua  identità.
Un mare vivo di dignità che ha passato la mano alla vergogna.
Un mare vivo di colori che non trova più espressione.

Un mare vivo di passioni, emozioni e sentimenti, cristallizzato nei meandri di un tempo senza tempo.

Il vento mi sferza il viso e urla forte,
mentre le onde si irradiano libere, sempre più alte.
Oceano,
Tempesta,
Mare calmo.

VIVA scorgo il nuovo orizzonte.
Il mio mare.



Silvana Guida - Lo specchio e il mare.

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